Il MultiAir "e' una tecnologia proprietaria di cui abbiamo il completo controllo. Tutto il sistema e' sotto il nostro controllo".
Lo ha affermato, in occasione della presentazione dell'Alfa Romeo MiTo MultiAir, Paolo Martinelli, vice presidente di Fiat Powertrain Technologies, divisione del gruppo Fiat specializzata nel settore dei motori e delle trasmissioni, rispondendo alla domanda se per il MultiAir ci fossero il rischio di ripetere gli errori di gestione avuti con il Common Rail, la tecnologia per i motori diesel sviluppata dalla Fiat ma ceduta alla Bosch senza avere ritorni economici.
Il nuovo motore MultiAir della Fiat Powertrain, grazie al sofisticato e innovativo sistema di gestione dell'aria immessa nei cilindri, promette di rappresentare per la propulsione a benzina quello che il common rail è stato per il diesel: consente di abbattere del 10% consumi ed emissioni di CO2, di elevare la coppia del 15% e la potenza del 10%.
Parimenti importanti i dati sulla riduzione delle emissioni, grazie all'ottimizzazione delle strategie di controllo delle valvole in fase di "warm-up" del motore e di ricircolo interno dei gas di scarico, ottenuta mediante la riapertura delle valvole di aspirazione durante la fase di scarico, genera una riduzione delle emissioni del 40% in idrocarburi incombusti (HC) e monossido di carbonio (CO) e del 60% per gli ossidi di azoto (NOx).
Il risultato è che l'intera gamma Multiair, oltre a rispettare le future normative Euro 5, vanta emissioni di CO2 inferiori a 140 g/km. Un dato che permette di beneficiare degli incentivi alla rottamazione nei paesi che hanno adottato questa forma di sostegno al mercato.
Cravero ha anche spiegato che il MultiAir sara' progressivamente introdotto su altri modelli della gamma non solo Alfa, ma anche Fiat (in particolare debutterà anche sulla nuova Grande Punto EVO) e Lancia.
Lo ha affermato, in occasione della presentazione dell'Alfa Romeo MiTo MultiAir, Paolo Martinelli, vice presidente di Fiat Powertrain Technologies, divisione del gruppo Fiat specializzata nel settore dei motori e delle trasmissioni, rispondendo alla domanda se per il MultiAir ci fossero il rischio di ripetere gli errori di gestione avuti con il Common Rail, la tecnologia per i motori diesel sviluppata dalla Fiat ma ceduta alla Bosch senza avere ritorni economici.
Il nuovo motore MultiAir della Fiat Powertrain, grazie al sofisticato e innovativo sistema di gestione dell'aria immessa nei cilindri, promette di rappresentare per la propulsione a benzina quello che il common rail è stato per il diesel: consente di abbattere del 10% consumi ed emissioni di CO2, di elevare la coppia del 15% e la potenza del 10%.
Parimenti importanti i dati sulla riduzione delle emissioni, grazie all'ottimizzazione delle strategie di controllo delle valvole in fase di "warm-up" del motore e di ricircolo interno dei gas di scarico, ottenuta mediante la riapertura delle valvole di aspirazione durante la fase di scarico, genera una riduzione delle emissioni del 40% in idrocarburi incombusti (HC) e monossido di carbonio (CO) e del 60% per gli ossidi di azoto (NOx).
Il risultato è che l'intera gamma Multiair, oltre a rispettare le future normative Euro 5, vanta emissioni di CO2 inferiori a 140 g/km. Un dato che permette di beneficiare degli incentivi alla rottamazione nei paesi che hanno adottato questa forma di sostegno al mercato.
Cravero ha anche spiegato che il MultiAir sara' progressivamente introdotto su altri modelli della gamma non solo Alfa, ma anche Fiat (in particolare debutterà anche sulla nuova Grande Punto EVO) e Lancia.
Articolo redatto da Carsitaly.net
che bell'articolo......veramente chiaro e ben scritto
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